>I tafani sono conosciuti in inglese con il nome comune di horse flies ("mosche cavalline"). Apparentemente simili ai comuni muscoidi, in realtà differiscono da questi per la presenza di caratteri tipicamente primitivi. L'adulto dei Tabanidi è un insetto di medie o grandi dimensioni, con corpo robusto, lungo da 5 a 30 mm. Caratteristica è la conformazione dell'apparato boccale, adattato all'ematofagia nella femmina.
Le femmine dei tafani depongono le uova in masse compatte sulle piante erbacee o altri supporti sopra i substrati adatti alla crescita delle larve, che appena nate si lasciano cadere. Le larve hanno habitat terrestre, semiacquatico o acquatico, ma in genere sono associate ad ambienti umidi, spesso in prossimità di corsi d'acqua, paludi, stagni, ecc. Le larve terrestri vivono in terreni umidi o altri substrati con simili caratteristiche. Il regime dietetico è zoofago e si comportano come predatrici di altri invertebrati. Nella predazione, la larva perfora il tegumento della preda con la robusta capsula cefalica e si alimenta conficcandovi il capo. Lo sviluppo postembrionale si svolge in 1-2 anni e passa, secondo la specie, attraverso 5-11 stadi larvali e uno di pupa. A maturità, in primavera, la larva si sposta in un substrato asciutto, spesso sabbioso, e completa il ciclo di sviluppo all'interno di una camera sotterranea, priva di protezioni assimilabili a bozzoli o pupari. Lo sfarfallamento avviene all'inizio dell'estate. Gli adulti hanno una vita breve.
I tabanidi sono in generale associati ad ambienti rurali o forestali e rifuggono dagli spazi chiusi. La maggiore concentrazione dei tafani ematofagi si rileva in località che ospitano elevate densità di popolazione dei potenziali ospiti. Le specie di maggiore interesse sanitario sono perciò più frequenti in zone ad alta vocazione zootecnica oppure presso parchi e riserve naturali che ospitano popolazioni di cervidi e altri ungulati.
La possibilità di trasmissione di agenti patogeni rappresenta l'aspetto più estremo della dannosità dei tafani dal punto di vista medico e veterinario. Diversi tabanidi ematofagi sono potenziali vettori di virus, batteri, protozoi, nematodi, senza una particolare specificità biologica. La puntura dei tafani è molto dolorosa perciò richiama subito l'attenzione della vittima, la cui reazione può interrompere l'alimentazione dell'insetto e costringerlo a spostarsi su un altro ospite. Per completare un pasto, quindi, un tafano deve in genere praticare più punture e, spesso, su ospiti diversi, a breve distanza di tempo. Questo comportamento facilita la trasmissione accidentale e meccanica di agenti patogeni.