I ragni (Araneae) sono un ordine di Aracnidi. Sono artropodi terrestri provvisti di cheliceri e hanno il corpo suddiviso in due segmenti, cefalotorace e opistosoma, e otto zampe. Nella parte terminale dell'addome sono presenti le filiere che estrudono la seta, usata per avvolgere le prede e costruire le ragnatele. La seta secreta dai ragni può essere considerata superiore a qualsiasi materiale sintetico finora elaborato per leggerezza, tenacia ed elasticità.
La grande maggioranza delle femmine depone fino a 3.000 uova alla volta in uno o più sacchi ovigeri avvolti dalla seta, e si adoperano per mantenerli ad un livello abbastanza costante di umidità. I piccoli di ragno passano tutti i loro stadi larvali nelle uova e ne escono fuori come ragnetti, molto piccoli e sessualmente immaturi ma di aspetto e forma del tutto simile a quella degli adulti. Normalmente i ragni sono considerati predatori di altri animali, tuttavia esistono alcune eccezioni che si nutrono di materiale vegetale. Le forme giovani (dette juvenilia) di alcuni ragni si alimentano col nettare secreto dalle piante. Diverse specie di ragni sono note per alimentarsi di artropodi morti (saprofagia), della seta delle ragnatele ed anche delle loro cuticole esterne dopo la muta. Il polline intrappolato nella ragnatela può essere mangiato e vari studi hanno dimostrato che i giovani ragni che hanno potuto nutrirsi di polline hanno migliori possibilità di sopravvivenza.
Si rinvengono in molti tipi di habitat: da quelli litoranei a quelli entroterra. Questi includono terreno boscoso, foresta litoranea e bagnata, prati alpini e giardini suburbani. Si disperdono per via aerea e questo ha fatto in modo da renderli molto adattabili. Anche la natura vagabonda di molte specie ha contribuito ad una diffusione pressoché mondiale.
Sebbene di solito vengano considerati innocui per gli esseri umani, il morso di alcune specie può essere doloroso. In passato si sono avute notizie di morsi mortali; questi sembrano però in parte da attribuire ad altri ragni più velenosi, o ad infezioni sopraggiunte posteriormente per morsi non curati.